Ultra trail: come arrivare sul podio?

0
2933
Ultra Trail

A cura di: Dott.ssa Teresa Mustica, cardiologa e vincitrice del 2º posto all’UTLAC 250 km 2022

“Buon compleanno e buon viaggio per il tuo UTLAC 250 Km”

È l’8 aprile 2022 e ho davanti a me il regalo che la mia famiglia ha scelto per il mio compleanno: una busta contenente l’iscrizione alla gara che da qualche mese guardo con riservato interesse.
Il giro del lago di Como, un percorso di 258 Km e 14.600 md+ con partenza da Lecco alle ore 20 di mercoledì 11 maggio e arrivo a Lecco entro le ore 14 di domenica 15 maggio (90 ore di leggerezza!!!).

Felicità e paura in un istante si fondono.

Pratico l’ultra trail (corsa in ambiente naturale con distanze superiori a quella della maratona) da quasi 10 anni, ma non ho mai partecipato a una gara così lunga in tappa unica.
Le incertezze mi assalgono e i pensieri negativi sono i primi a prendere posto nella mente.

“Non è ancora la stagione in cui le gambe hanno incorporato i dovuti chilometri”, “È una gara troppo lunga, ne uscirò fisicamente provata”, “Ci sono in mezzo almeno tre notti e non sono mai riuscita a stare sveglia per più di una notte per correre”, “No, come al solito la mia famiglia mi ha sopravvalutata, questa gara non è alla mia portata”.

Pochi secondi dopo l’immagine dell’azzurro del lago e del cielo che in parecchi punti di questo percorso si fondono illumina i miei pensieri. In un attimo gioia, serenità e sfida si fanno posto nella mia mente e vengono a galla i punti saldi del mio pensiero sull’ultratrail: viaggio in sintonia del corpo e della mente in modo da ritrovare sé stessi nella fatica, nella rielaborazione dei pensieri, nella meraviglia della natura. Una sorta di meditazione attiva direi.

Il tempo che mi rimane per la preparazione fisica è di appena un mese, ma mi sento in forma. A parte la splendida emozione regalatami dalla Sila3Vette Winter Challenge a cui ho partecipato il 25 febbraio 2022 (140 km e 5500 m di dislivello nella neve), l’inverno è trascorso emotivamente silenzioso. Ho corso serenamente, ma non ho trascurato alimentazione e integrazione in modo da non essere colta impreparata dagli eventi: Omega 3 Double Plus, fermenti lattici e Hyaluronic> sono stati nei mesi precedenti i miei alleati quotidiani. Il nuovo Isotonic Hydra Zero> mi ha dissetata durante gli allenamenti lunghi di corsa e AMINO(16)PRO ha pensato a nutrire i miei muscoli nel post allenamento. Ogni mattina nell’ultimo mese prima della corsa Vibracell® Sport mi ha dato una carica in più.

Leggo il regolamento della gara: si svolgerà in autosufficienza, vuol dire che dovrò avere sempre nello zaino che porto con me cibo e liquidi sufficienti da un ristoro all’altro (quindi per circa 20 km). L’organizzazione fornisce inoltre altri tre zaini da lasciare alla tre basi vita previste e da poter riempire con tutto il rifornimento ritenuto necessario. Ho solo l’imbarazzo nella scelta dei prodotti che porterò con me e mentre infilo con ordine le barrette (energetiche e proteiche) e i gel (energetici, con aminoacidi, con e senza caffeina) nel mio zainetto sono già emozionata pensando al momento in cui tutto questo supporto integrativo si trasformerà in energia per i muscoli e gioia per il cervello.

Ore 20 dell’11 maggio, sono a Lecco sulla linea di partenza.
Pochi iscritti per questa prima edizione dell’UTLAC, ma rimango concentrata sull’idea che si tratti di un’occasione da non perdere, un viaggio nella splendida cornice dei monti, nell’annullamento della dimensione spazio-temporale.

La notte calda e umida trascorre sprintosa sul sentiero del Viandante. È sempre affascinante correre nei boschi di notte, il silenzio è amico, le luci dei paesini raccontano di uomini che riposano dopo la giornata di lavoro, qualche campanile scandisce chiaro il passar delle ore fra tratti corsi velocemente e brevi pause per idratarsi e coccolarsi con fonti zuccherate (come il mio amato Total Energy Hydra Gel>) capaci di opporsi alla forza di gravità che vorrebbe avere la meglio e abbassare le mie palpebre.

Alle 5 del giovedì sono a 55 km dalla partenza, a Colico, dove è stata appositamente allestita una base vita per dare ai partecipanti la possibilità di fare una doccia, un massaggio e avere del cibo caldo.
La luce dell’alba è carica di aspettative e induce a una rapida ripartenza. Dopo la notte trascorsa sveglia cerco l’energia per partire decisa nel cibo: caffè caldo e pane spalmato con la frutta più buona che io conosca, Total Energy Fruit Jelly>. Faccio il pieno e riprendo il mio viaggio.

Questo tratto di percorso mi porterà dopo 70 km alla prossima base vita allestita a Plesio.
Il caldo si fa subito sentire, ho continuamente bisogno di bere, ma non dimentico mai di tenere lo stomaco impegnato con le barrette proteiche dei miei gusti preferiti e Total Energy Boost> Isotonic. È il tratto più distante dal lago, che ormai non vedo dalla partenza da Colico. Spesso perdo la traccia del GPS (il percorso non è segnato) e torno indietro, qualche vescica comincia a formarsi sulla pianta dei piedi rendendo meno piacevole ogni appoggio. Servirebbe un caffè o un buon ginseng per rimettere insieme concentrazione mentale e sopportazione fisica e allora mi faccio aiutare dalle note proprietà di Total Energy Rush>, il concentrato di sprint che serve per arrivare a Garzeno con le forze necessarie per affrontare la salita più lunga nel punto più alto del percorso, il monte Bregagno (2107 m).

Arrivo a Plesio circa alle 2 di venerdì. La doccia calda, il minestrone e un bel massaggio conciliano un sonno profondo di 2 ore. Alle 7 sono già pronta per ripartire con un pieno di energie fatto di caffè, pane con Total Energy Fruit Jelly>, una fiala di Magnesium Liquid + Vitamin B6 e il pensiero che il tratto di oggi mi porterà su percorsi mozzafiato. Da Menaggio parte il sentiero che a picco sul lago mi porta al rifugio Venini; da qui, attraverso creste spettacolari, arrivo alla località San Fedele e quindi al rifugio Prabello, che resterà nel mio cuore per l’ospitalità del rifugista; dalla cima del monte Bisbino rubo qualche immagine della magia delle luci di Cernobbio, che raggiungo poco prima della mezzanotte.

L’arrivo del temporale e il sonno sopraggiunto dopo il piatto caldo mi fanno decidere di abbandonarmi ad almeno 3 ore di sonno. Sono le 6 del sabato e fra le ultime gocce di pioggia del temporale ormai passato riprendo la via, che attraverso i monti del triangolo lariano e la bellissima Bellagio mi riporterà a Lecco prima della mezzanotte, anche più puntuale della bella Cenerentola.