Dal 7 al 12 giugno 2024 andranno in scena gli Europei di atletica leggera e i migliori atleti del continente si sfideranno proprio in Italia, a Roma. Lo Stadio Olimpico, il Parco del Foro Italico e alcune delle strade più suggestive della Capitale faranno da sfondo a queste giornate, a 50 anni di distanza dall’edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera disputata proprio a Roma nel 1974 e per la terza volta in assoluto in Italia dopo la prima edizione di Torino 1934.
Il nostro Running Ambassador Eyob Faniel parteciperà a questo evento sportivo che farà da “apripista” alle imminenti Olimpiadi di Parigi.
Noi non vediamo l’ora di vivere con lui questa esperienza unica e gli abbiamo chiesto di raccontarci di più sulla sua passione per questa disciplina e su come si sta preparando a questo evento molto atteso.
Raccontaci un po’ di te, chi è Eyob Faniel?
Vi posso raccontare che in me vivono due persone: Eyob come individuo ed Eyob come atleta. In questo momento della mia vita, per forza di cose, passo più tempo con la seconda persona, ma ogni tanto togliere le vesti dell’atleta e non pensare per qualche ora (e anche qualche giorno nei giorni post-maratona) alla performance per me è molto importante. Racconto questo perché è fondamentale capire quanto impegno e dedizione ci sia dietro a ogni allenamento e come tutto sia rivolto a un obiettivo. Sono una persona estremamente ambiziosa alla continua ricerca dei miei limiti.
Come è nata la tua passione per il mondo del running?
Inizialmente ho iniziato a correre come secondo sport perché all’epoca giocavo a calcio. Poi un caro amico mi ha suggerito di provare a frequentare il campo di atletica e con il tempo è diventato il mio unico sport. Quando ho iniziato a gareggiare su strada, i primi anni lavoravo e mi allenavo nel tempo libero e credo sia stato un periodo di crescita fondamentale. Nel 2016 ho iniziato la mia carriera da atleta professionista e qualche mese dopo ho corso la mia prima maratona: la Firenze Marathon.
Hai una routine di allenamento? Qual è?
Fare atletica a tempo pieno mi ha permesso di poter creare una routine di allenamento quotidiana che da anni è diventata la mia normalità: la mattina faccio colazione, assumo i miei integratori e due ore dopo parto con il primo allenamento. Una volta terminato, in base al tipo di allenamento, segue una sessione di stretching o rinforzo muscolare; successivamente pranzo e riposo per poi uscire per il secondo allenamento della giornata.
Quanto influisce la strategia nutrizionale sulla performance?
Sembrerà superfluo ma non lo è: ho iniziato con della semplice integrazione quando sono diventato atleta professionista e già con qualche accortezza in più tra alimentazione e integrazione il mio recupero è svoltato completamente.
La tua strategia è cambiata negli anni? Come?
Negli anni ho iniziato a chiedere la consulenza di alcuni esperti e la mia integrazione è diventata sempre più completa. Ad oggi con il mio nutrizionista, Luca Simoni, non trascuriamo nessun dettaglio e sento che l’aiuto che mi dà quando chiedo al mio corpo ogni giorno di performare al meglio, è indispensabile. Cerchiamo di studiare e calibrare ogni accortezza sia a livello scientifico, con le analisi di routine, sia seguendo le sensazioni e le risposte del mio corpo negli allenamenti più duri o in gara. Questo mi permette di avere una grande fiducia nel mio corpo.
Oggi cosa non può mancare nei tuoi allenamenti?
Ad oggi, nei miei allenamenti di tutti i giorni non possono mancare sicuramente i sali minerali che mi aiutano sia per l’idratazione, sia per la stanchezza. Inoltre, per me sono fondamentali le proteine, che mi aiutano nella fase di recupero. Allenandomi tutti i giorni ho bisogno di essere nella mia migliore forma fisica.
Come organizzi le tue riserve di carboidrati in un’attività impegnativa come la maratona?
Negli allenamenti più impegnativi, i cosiddetti “lavoro”, o nella maratona inizio la mia scorta di energia con i carboidrati dalla mattina (tre ore prima della gara) con la colazione (fette biscottate e marmellata). Se ne sento il bisogno integro con una barretta energetica e un’ora prima della gara sorseggio Race Fuel> in polvere miscelato in 500ml di acqua così da partire per la gara con una buona scorta di carboidrati che mano a mano integro lungo l’allenamento o la maratona con i gel, all’incirca ogni 30/40 minuti.
Hai potuto provare in anteprima il nuovo Race Fuel> Gel, come ti sei trovato? Cosa hai apprezzato di più?
Race Fuel> Gel mi è molto utile, tra i tanti testati è il migliore perché mi permette di integrare 40g di carboidrati, ma non mi crea fastidi intestinali e non ho bisogno di accompagnarlo con acqua.
Manca poco agli Europei di Roma, cosa provi a partecipare a un evento così importante?
I Campionati Europei precederanno di un mese e mezzo l’avvio dei Giochi Olimpici Estivi di Parigi e sono quindi un fondamentale banco di prova agonistico per gli atleti. Ci saranno i più conosciuti Campioni Italiani, come Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, oltre a quelli da tutta Europa. È un evento davvero importante per un atleta e per me rappresenta sempre un misto tra orgoglio ed eccitazione.
Hai qualche consiglio per i runner che sognano o stanno preparando una maratona?
A chi si avvicina a questo sport e desidera correre una maratona, mi permetto di dare un consiglio tecnico: non sottovalutare l’importanza dell’integrazione di acqua, sali e carboidrati. Dovete guardare la maratona a 360° e non assecondando il momento, in cui magari non sentite la sete o il bisogno di mangiare.
Un altro consiglio che hanno dato a me quando mi sono approcciato alla mie prime esperienze: abbiate rispetto della maratona perché 42km non ti risparmiano, abbiate rispetto del vostro corpo perché vi dovrà accompagnare dal primo all’ultimo metro senza abbandonarvi, godetevi tutti i chilometri perché sono il frutto di tutto il lavoro che c’è stato in precedenza.